Immagine di Tritone ripresa dal Voyager 2.
Cortesia NASA/JPL.

Tritone

Tritone è il corpo più freddo del Sistema Solare e probabilmente è geologicamente attivo.

Dal momento che Nettuno, a causa della sua rapida rotazione, è schiacciato ai poli ecco che il suo rigonfiamento equatoriale determina un moto di precessione nella orbita di Tritone. In questo modo il satellite varia periodicamente la propria inclinazione rispetto al piano equatoriale di Nettuno e quindi può mostrare dei cicli stagionali, seppur modesti, analoghi a quelli di Urano.

Al momento dell'arrivo del Voyager 2 si poteva parlare di "estate" di Tritone. Il polo sud di Tritone mostra zone brillanti di colore rosato dovuto alla mescolanza del bianco dell'azoto ghiacciato con il rosso del metano. Laddove il ghiaccio presente nei pressi del polo si è sciolto si osserva un confine netto tra la zona polare e quelle circostanti. Entro la calotta si notano zone più chiare (ancora ghiacciate) mescolate a zone più scure, probabilmente causate da attività vulcanica o di tipo geyser.

Sulla superficie di Tritone i crateri sono scarsi. Si suppone che gli effetti dei numerosi impatti (cioè i crateri) prodotti dai meteoriti sulla superficie del satellite siano stati cancellati da processi verificatisi su di esso. Sul terreno libero dai ghiacci si nota un lungo solco che si biforca secondo una struttura ad Y analoga a quelle osservate su Callisto e Ganimede. La struttura a "crepaccio" è dovuta a materiale fuso che è rifluito verso l'esterno, attraverso le fratture della superficie, per poi solidificarsi formando degli argini lungo il "crepaccio".

Si osserva inoltre una pianura di forma quasi circolare di 200 km di diametro con un bordo di colline alte circa 200 metri che somiglia quasi ad un lago ghiacciato. All'interno si nota un cratere da impatto con un diametro di 13 km ed un dislivello tra il punto più alto e quello più basso di 1 km.

Immagini di Tritone


Note: