Elementi orbitali di un pianeta
Vediamo in maggiore dettaglio gli elementi che permettono di definire
l'orbita di un pianeta:
- definizione del piano dell'orbita
- orientazione dell'orbita
- forma dell'orbita
- elementi meccanici del moto
Le orbite sono descritte rispetto ad un piano di riferimento.
- Per i pianeti
questo è il piano dell'orbita terreste (l'eclittica); per i satelliti
è il piano che contiene l'equatore dei rispettivi pianeti.
- I due punti in cui l'orbita interseca il piano di riferimento sono detti
nodi. Il nodo ascendente è definito dal
passaggio da posizioni
al di sotto del piano di riferimento (negative) a posizioni al
di sopra del piano di riferimento (positive).
Il nodo discendente
è definito, al contrario, come il punto di passaggio da posizioni
positive a posizioni negative. La linea che congiunge i nodi è detta
linea dei nodi.
- Per definire l'orbita, si fissa prima di tutto l'angolo i tra il
piano dell'orbita e il piano di riferimento. Questo angolo è
l'inclinazione. Poi si fissa l'angolo O, detto
longitudine del nodo, contato dal punto gamma al nodo
ascendente.

Per orientare l'orbita sul piano è sufficiente individuare la
direzione del suo asse maggiore oppure fissare la direzione
del perielio P, cioè l'angolo o, detto anche distanza angolare tra perielio e nodo.
Determinare la forma dell'orbita vuol dire fissare la lunghezza del suo semiasse maggiore a eccentricità e
In definitiva, quindi, i 6 elementi orbitali, necessari a definire
un'orbita, sono:
- il semiasse maggiore a
- l'eccentricità e
- l'inclinazione i
- la longitudine del nodo ascendente O
- la distanza angolare tra perielio e nodo o
- l'istante T del passaggio al perielio
Per individuare un'orbita sono necessarie almeno 3 osservazioni che
fissino 3 coppie di valori (3 coordinate nel sistema eclitticale). Con
questi dati è possibile trovare i sei elementi orbitali, incogniti.
La soluzione di questo problema è molto complicata e non viene qui
nemmeno accennata.