La teoria mareale

Secondo l'ipotesi che il materiale utilizzato nella formazione del Sistema Solare era invece stato espulso dal Sole l'unica possibilità di "estrarre" materiale dal Sole può avvenire tramite una azione mareale dovuta ad un incontro ravvicinato con un altro corpo celeste. Dapprima si pensò che le comete fossero in grado di produrre questa forza di marea ma poi si scoprì che erano oggetti molto piccoli e che quindi non avevano alcuna possibilità di produrre sul Sole effetti così devastanti. Rimaneva allora solo la possibilità di un incontro con un'altra stella ma un tale evento appare, date le enormi distanze tra le stelle, talmente improbabile da rendere questo secondo meccanismo poco plausibile.

La teoria mareale venne sviluppata, come teoria catastrofica di formazione del Sistema Solare dal naturalista Buffon (1707-1788). Essa afferma che la sua formazione avvenne a causa di una "estrazione" di materiale dal Sole in seguito ad una collisione, o ad un passaggio ravvicinato, con una cometa avvenuto circa 70000 anni fa. Bisogna ricordare che a quei tempi la natura delle comete era completamente sconosciuta e che non si avevano criteri attendibili per una stima delle età dei corpi celesti.

Bickerton nel 1880 e Chamberlain nel 1901 sostituirono la cometa con una stella rendendo più accettabile, dal punto di vista fisico, l'intensità della forza mareale.

Secondo questo meccanismo la stella avvicinandosi al Sole avrebbe strappato parte del suo materiale producendo filamenti con elevato momento angolare che poi si sarebbero condensati sul piano dell'eclittica.

Rimane però difficile spiegare con questo meccanismo la formazione dei pianeti giganti esterni anche se vengono risolte due delle maggiori obiezioni relative al modello di Kant e Laplace: