James Cook (1728-1779)

 

 

Transito del 3 giugno 1769

Oltre a essere uno dei più grandi navigatori di tutti i tempi, James Cook possedeva notevoli conoscenze scientifiche nel campo dell'idrografia e dell'astronomia.

Francobollo commemorativo della viaggio di James Cook in occasione del transito del 1769.

 

    La Royal Society era desiderosa di organizzare una spedizione per osservare, dall'oceano Pacifico, il transito di Venere del 1769 e Cook era la persona giusta per compiere un'impresa simile; ad esso fu affiancato l'astronomo Charles Green. Mentre si discuteva su quale fosse il luogo preferibile per le osservazioni, rientrò l'imbarcazione di Samuel Wallis, che, partito alla ricerca del continente australe, aveva incontrato Tahiti, il "paradiso terrestre". Questa fu dunque la destinazione della spedizione di Cook.

Acquarello di T. Gosse del 1770 in cui è raffigurato l'accampamento di Cook presso Botany Bay nel Nuovo Galles del sud.

 

 

 

 

 

 

 

    Il viaggio ebbe inizio nell'agosto 1868, doppiato Capo Horn, la spedizione arrivò nella baia di Matavai due settimane prima del transito del 3 giugno 1769. Compiuta l'osservazione, Cook continuò l'esplorazione di quelle terre scoprendo la Nuova Zelanda. La nave fece rientro dopo due anni con l'equipaggio dimezzato dalla malaria, tra i deceduti vi era anche l'astronomo Green.

 

 

 

 

 

 

 

 

Matavai Bay, Tahiti, da cui James Cook osservò il transito del 1769 (crediti: E. Schreur, Kalamazoo Valley Museum).