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King, Martin Luther

1929-1968

Martin Luther King nacque ad Atlanta in Georgia da una famiglia di pastori battisti. L'ambiente in cui crebbe era quindi diverso da quello degli slums, i bassifondi dei ghetti in cui viveva la maggior parte dei bambini neri. Studiò poi nelle scuole per i colored, i ragazzi di colore. Fu negli anni del liceo, mentre si inseriva nel mondo degli adulti, che cominciò ad acquisire sempre maggiore coscienza della discriminazione razziale.
E la frase for white only - soltanto per bianchi, scritta all'ingresso dei locali pubblici, assunse per lui un significato sempre più inquietante. Consacrato pastore battista nel 1947, fu molto colpito dall'esempio di Gandhi e soprattutto dal suo metodo della "non violenza" usato per combattere. In breve si convinse che questo sistema di lotta poteva servire anche per i neri del suo Paese, per ottenere la conquista dei diritti civili che ancora non possedevano.
Negli anni che seguirono egli divenne il leader di un vastissimo movimento a cui aderirono migliaia di persone: era l'inizio della "Rivoluzione Nera", che vedeva le forze dei neri impegnate in una lotta pacifica contro la discriminazione razziale.
Martin Luther King fu arrestato più volte e processato, ma continuò la sua opera affidandosi sempre al principio della "non violenza".
Il 2 luglio 1964 il presidente Johnson firmò la legge in cui si sanciva il divieto di ogni discriminazione razziale e nel 1965 la legge sui diritti elettorali per la popolazione nera.
King ricevette il premio Nobel per la pace nel 1964.
King fu assassinato a colpi d'arma da fuoco su un balcone del Lorraine Motel di Memphis nel Tennessee.