Il frullatore fu brevettato nel 1922 e presentato alle casalinghe come strumento per impastare dolci, salse e passati di verdure. All'inizio fu un fallimento e per invogliare all'acquisto furono aggiunti altri accessori (tritaghiaccio e macinacaffè, ad esempio). In Italia arrivò negli anni 50 prodotto dalla Girmi e si chiamò Frulletto. Era un frullatore e un macinacaffè, arricchito da un accessorio per montare chiare d'uovo o per amalgamare impasti. Frullatori, mescolatori, ferri da stiro, asciugacapelli sono sempre quelli che, negli anni Cinquanta e Sessanta hanno mostrato una particolare attitudine alla variazione di modelli, colori, funzioni. Per assecondare quest'attitudine, il settore dei piccoli elettrodomestici è stato protagonista, più di ogni altro, del fenomeno della proliferazione delle sottomarche attraverso le quali un prodotto veniva sottoposto ad un'infinità di variazioni sul tema.