La cometa di Halley. |
Nel 1705 E. Halley, utilizzando le leggi del moto di Newton, predisse il ritorno di una cometa, già osservata nel 1531,1607 e 1682, per il successivo 1758.
Questo fu reso possibile dal calcolo del periodo, di 76 anni, della sua orbita. In realtà, nel definire l'orbita di una cometa sono preponderanti gli effetti gravitazionali dei pianeti maggiori in quanto gli effetti non-gravitazionali (come la sublimazione dei gas del nucleo cometario in seguito al passaggio vicino al Sole) sono trascurabili.
La cometa di Halley, così battezzata in onore dell'astronomo che per primo ne calcolò l'orbita (ma non del suo scopritore in quanto era già stata osservata precedentemente), ha un'orbita fortemente eccentrica ed inclinata di 18° rispetto all'eclittica.
La missione spaziale Giotto ne ha osservato per la prima volta il nucleo nel 1986, misurandone le dimensioni di 16 km. Contrariamente a quanto ci si aspettava il nucleo risulta molto "oscuro" con un albedo di 0.3 ed una densità di 0.1 g/cm3.
Si tratta della cometa più nota dal punto di vista storico e ritornerà a visitare il Sistema Solare Interno nel 2061.