Ganimede visto dalla Galileo

Ganimede

È il più grande dei satelliti gioviani ed il terzo dei pianeti medicei scoperto da Galileo nel 1610 e la più grande luna del Sistema Solare. Essendo abbastanza lontano da Giove non risente molto delle forze mareali dovute al pianeta madre. A differenza di Callisto mostra segni di attività interna.

La sua crosta avrebbe uno spessore di circa 100 km sotto la quale si troverebbe uno strato convettivo di acqua o ghiaccio semiliquido tra i 400 e gli 800 km; ed infine un nucleo di roccia di raggio compreso tra 1800 e 2000 km. Il suolo è di colore grigio-blu ed il suo aspetto complessivo è scuro tranne dove l'impatto di un meteorite ha messo a nudo gli strati sottostanti relativamente più chiari. Il paesaggio del satellite è disseminato di crateri giovani e vecchi ed il suo aspetto fa supporre una età maggiore di quella di Io ed Europa.

I poli sono le regioni più fredde e qui è possibile che il vapore acqueo, sfuggito dalle fratture interne del satellite, vada a condensarsi sotto forma di brina. Nel corso della sua evoluzione ha sviluppato una sorta di zolle che hanno subito una dislocazione simile a quella delle zolle terrestri.

Strutture simili a quelle della sua superficie si osservano pure su Titano e Tritone.

 

Ganimede-Parametri orbitali e dati fisici
 Scoperto da Simon Marius e Galileo Galilei 
 Data della scoperta 1610 
 Massa (kg) 1.48 × 1023 
 Massa (Terra = 1) 0.0247 
 Raggio equatoriale (km) 2.631 
 Raggio equatoriale (Terra = 1) 0.412 
 Densità media (g/cm3) 1.94 
 Distanza media da Giove (km) 1 070 000 
 Periodo di rotazione (giorni) 7.154553 
 Periodo orbitale (giorni) 7.154553 
 Velocità orbitale media (km/sec) 10.88 
 Eccentricità orbitale 0.002 
 Inclinazione orbitale (gradi) 0.195 
 Velocità di fuga (km/sec) 2.74 
 Albedo 0.42 
 Magnitudine visuale (Vo) 4.61 

Immagini di Ganimede.