Le missioni Mars Science Laboratory della NASA (partirà nel 2011) ed ExoMars dell'Agenzia Spaziale Europea (partirà nel 2018) hanno entrambe come obiettivo la ricerca della vita su Marte e la sua abitabilità. Ciò sarà fatto attraverso una serie di esperimenti e misurazioni effettuati dalla strumentazione scientifica trasportata sul pianeta dalle due missioni.
La figura in alto mostra il rover ExoMars dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il rover sarà in grado di studiare la superficie, ma sopratutto di perforare il sottosuolo marziano fino alla profondità di circa 2 metri alla ricerca di
possibili forme di vita nascoste (e protette) dalle rocce superficiali. Questo strumento europeo è il solo finora progettato per
indagare ciò che c'è al di sotto della superficie del pianeta.
[Immagine ESA/AOES Medialab]
La vita come noi la conosciamo richiede la presenza di acqua liquida... e su Marte?
Esistono prove inconfutabili che l'acqua liquida c'è (o c'è stata) sul pianeta rosso. Eccone una!
Nella figura a destra la panoramica di un cratere da impatto in Terra Sirenum, emisfero meridionale di Marte fotografato nel dicembre 2001 dalla sonda della NASA Mars Global Surveyor. Il suo cratere è largo circa 7 chilometri e i suoi fianchi sono ripidi come quelli di una scarpata.
Nella figura in basso a sinistra dettagli della scarpata del cratere di Terra Sirenum. Notare il canale evidenziato dal tracciato.
Nella figura in basso a destra la stessa scarpata del cratere fotografata nell'aprile (e poi ancora nell'agosto) 2005 dalla stessa sonda.
Il tracciato indica che nuovo sedimento (quello più chiaro) si è mobilizzato verso il basso lungo lo stesso canale
della foto precedente, quando
ha raggiunto il fondo piatto del cratere. Proprio come succede sulla terra alle masse di fango e acqua in movimento.
[Immagini NASA/JPL/Malin Space Science System]