Nella figura a destra fessure causate dalla concentrazione di solfati (forse gesso), che appaiono come zone chiare, sulla superficie del Meridiani Planum di Marte riprese dal rover Opportunity della NASA. [Immagine NASA]
Un ambiente terrestre analogo ai depositi salini di Marte: la superficie di laghi salati effimeri nel deserto del Sahara tunisino (figura in alto vicino al titolo) è simile a quella osservata sulla superficie marziana (figura in alto a destra) negli ultimi anni. La presenza dello stesso tipo di fessurazione e di croste di sale (dettaglio nella figura a destra) è l'elemento di confronto più immediato. [Immagini Università di Bologna]
Il Deserto di Atacama è considerato molto marziano come tipo di habitat per la sua estrema aridità e l'alto tasso di radiazioni ultraviolette. I depositi salini (in basso figura a sinistra), che lo caratterizzano, sono colonizzati a pochi millimetri dalla superficie (in basso figura centrale) da batteri estremofili, in grado cioè di resistere a condizioni particolarmente difficili. Queste comunità (in basso figura a destra) sembrano avvicinarsi al limite assoluto delle possibilità di sopravvivenza finora noto, per gli ambienti più aridi del nostro pianeta. I batteri di questi gruppi offrono quindi una possibilità di studio per la ricerca di forme di vita passata o presente su altri pianeti, come Marte. [Immagini Università di Bologna]