Le comunità di molluschi bivalvi della figura a sinistrauniverso [© 2003 MBARI (Monterey Bay Aquarium Research Institute)] vivono a oltre 1000 metri di profondità, al largo della California meridionale, e hanno metabolismi basati sul metano. In pratica "vanno a metano". In che modo? Per questi animali, che sono privi di stomaco, il carbonio organico di cui necessitano per vivere viene fornito dalle comunità di batteri che ospitano nei loro tessuti e nelle branchie, nonchè nei sedimenti circostanti (qui di colore giallo pallido). Questi batteri consumano il metano, scomponendone le molecole (CH4), fornendo così energia per sé e carbonio per il loro ospiti molluschi.

Un formidabile esempio di simbiosi e di comunità biologiche adattate a condizioni totalmente prive di luce e sostenute dal metano.

Condizioni apparentemente impossibili di vita, risultano invece ottimali per comunità abbondantissime di animali. Si tratta di comunità di organismi che chiamiamo estremofili, che significa, in una nostra visione molto antropocentrica, adattati a condizioni estreme.

Sono queste straordinarie opportunità per la vita riconosciute sulla Terra che contribuiscono a rendere plausibile la presenza di vita su Titano

universoAnimali in grado di nutrirsi di metano ce ne sono in tutti i mari del mondo, le figure a sinistra si riferiscono a dense comunità di molluschi osservate al largo della California (immagini per gentile concessione di Lisa Levin, Scripps Institution of Oceanography, La Jolla, California).

Sulla nostra Terra, "molluschi che vanno a metano" sono presenti da centinaia di milioni di anni: l'esempio fossile esposto qui sotto è di una comunità vissuta circa 20 milioni di anni fa nei mari da dove è in seguito emersa la Sicilia

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Sono queste straordinarie capacità della vita di occupare praticamente ogni tipo di habitat sulla Terra a rendere plausibile la presenza di vita in luoghi come Titano