Conclusioni
Figura 3.
Sebbene nessun scenario sia oggi universalmente accettato ci sono numerosi
punti di consenso ed accordo riguardanti l'origine e la formazione del
Sistema solare, che qui sintetizziamo.
Lo stato corrente della nostra conoscenza dell’origine del Sistema solare
- I modelli più credibili sono quelli che derivano da quello
nebulare di Kant e Laplace.
- La formazione del Sistema solare ha avuto luogo quando la nube molecolare
primordiale ha attraversato uno dei bracci a spirale della Galassia. L'ultimo
arricchimento della nube, attraverso la Galassia, potrebbe essere avvenuto
utilizzando il materiale sintetizzato per nucleosintesi nelle stelle e
restituito al mezzo interstellare. Il metodo dello iodio-129 suggerisce
che l'ultimo passaggio è avvenuto almeno 100 milioni di anni prima
della formazione.
- Il Sistema solare può essersi formato sia dentro un'associazione
stellare OB, con formazione di stelle molto massicce, sia in una più
piccola nube molecolare, con formazione di stelle di piccola massa. I metodi
di datazione con O16, Al26 e N20
suggeriscono che nella nube è stato
introdotto ulteriore materiale in seguito all'esplosione di una supernova
o di una nova oppure, più probabilmente, da altre stelle del tipo
Wolf-Rayet.
- L'attuale lenta rotazione del Sole, e la conseguente "sottrazione"
di momento angolare, può essere spiegata tramite fenomeni magneto-idrodinamici
che si osservano pure in stelle di tipo spettrale (F G e K) analoghe alla
nostra stella.
- Viene comunemente accettato il modello di formazione planetaria
a piccola massa di 0.01 Masse solari. In questo modello la nube collassa
su di un disco, le particelle cadono nel piano equatoriale in poche centinaia
di anni ed accrescono per collisione ad un ritmo di 1 cm all’anno.
- Durante le prime fasi di vita, il Sole aveva un vento solare molto
intenso che ha espulso le particelle, di dimensioni superiori al centimetro,
che non si sono conglomerate nei planetoidi.
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