Leggere il Cielo

La genesi del Sistema solare

Roberto Bedogni

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Introduzione
I modelli basati sulla "turbolena"
La teoria "mareale"
Le teorie di "accrescimento"
La teoria "nebulare" di Laplace e Kant
Vincoli teorici ed osservativi alla costruzione di un modello di formazione del Sistema solare
La datazione delle rocce terrestri, lunari e dei meteoriti e l'età del Sistema solare
La misura del rapporto deuterio/idrogeno nei pianeti giganti
Il contributo delle osservazioni delle zone di formazione stellare
Le fasi della formazione del Sistema solare: una possibile sequenza di eventi
La legge ( o relazione) di Titius-Bode
La relazione di Titius-Bode: legge o coincideza?
Il problema del momento angolare
Conclusioni
Letture

Il contributo delle osservazioni delle zone di formazione stellare

Importanti sono le osservazioni delle regioni di formazione stellare nella Galassia. Nelle associazioni stellari O-B ci sono le condizioni per produrre le instabilità gravitazionali atte ad innescare il processo di formazione planetaria. Un'onda d'urto, prodotta dall'esplosione di una supernova, può facilitare l'innesco del processo di coalescenza gravitazionale comprimendo le nubi molecolari preesistenti. Questo meccanismo però non è strettamente necessario, in quanto l'instabilità gravitazionale può avere luogo anche a partire da piccoli frammenti (di circa un centesimo di massa solare) formatisi da stelle di poche masse solari!

Inoltre l'origine degli elementi a breve vita radioattiva come Al26 nella nebulosa protosolare appare prodotta nelle atmosfere delle giganti rosse di circa una massa solare, ne consegue che il modello che presuppone l'esplosione di una supernova nelle vicinanze del sito di formazione planetaria non è strettamente necessario!

Andiamo ora a considerare in dettaglio, nell'ambito della teoria nebulare "moderna" di Kant e Laplace, le singole fasi del processo di formazione.



Le fasi della formazione del Sistema solare: una possibile sequenza di eventi